Leggi la testimonianza di Alessandra, una giovane ricercatrice del NeMO Clinical Research Center di Milano.

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Alessandra Di Bari, ricercatrice del NeMO Clinical Reserch Center di Milano Center di Milano.

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La voce dei ricercatori: Alessandra

Alessandra è una delle ricercatrici del NeMO Clinical Research Center del Centro Clinico NeMO di Milano e riveste il ruolo di study coordinator: ci ha raccontato che cosa significa.

“Il mio ruolo è garantire una corretta organizzazione ed esecuzione dei trials clinici, farmacologici o non farmacologici. Mi prendo cura di tutti gli aspetti che riguardano la sperimentazione con i pazienti: dalle visite, alla gestione della documentazione clinica e di ricerca. In ogni studio clinico, dobbiamo seguire i protocolli di ricerca in maniera molto rigorosa, perché solo così possiamo fornire dei risultati concreti sulle sperimentazioni. Mi assicuro quindi che il dato raccolto sia chiaro, preciso e corretto.

Ma non si tratta solo di dati asettici: una parte fondamentale del nostro lavoro è l’ascolto dei pazienti. Dal loro racconto possiamo raccogliere tantissime informazioni utili e tradurle poi in “dato” statistico che ci consenta di valutare l’andamento dello studio. Imparo tantissimo dal rapporto con i pazienti perché, al di là del dato, ci sono le persone che vivono in modo del tutto singolare la loro malattia, le loro sofferenze, le loro emozioni.

Un aspetto importante del nostro lavoro inoltre è relativo ai farmaci sperimentali. Abbiamo la possibilità di vedere nascere dei farmaci ancora prima del loro utilizzo nella pratica clinica quotidiana. La sfida in quest’ambito è quella di riuscire a mettere in relazione le specificità e l’unicità di ogni persona, con le caratteristiche dei trattamenti di cura.

La bellezza di essere al Centro Nemo?  La possibilità concreta di trasmettere speranza, la possibilità di credere che in un futuro anche prossimo, una condizione irreversibile possa migliorare. Sappiamo di essere parte di un momento storico in cui possiamo cambiare la storia di molte patologie. Io sono un’ottimista cronica!”

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